martedì 5 maggio 2009

Recensione BLACK CHRISTMAS - UN NATALE ROSSO SANGUE (1974)

Recensione black christmas - un natale rosso sangue (1974)




Regia di Bob Clark con Olivia Hussey, Keir Dullea, John Saxon, Margot Kidder

Recensione a cura di The Gaunt (voto: 8,0)

Gli anni '70 si contraddistinguono come un periodo molto fecondo riguardo molti generi cinematografici: l'horror, con "La notte dei morti viventi" di Romero, è in una fase di piena rinascita e rinnovamento attraverso la ristrutturazione dei modelli narrativi che si discostano nettamente dai precedenti, dominati dalle figure gotiche dei mostri "classici" di origine letteraria che avevano fatto la fortuna durante il decennio degli anni '30 ("Dracula", "Frankenstein", "L'uomo invisibile") e la loro successiva rielaborazione negli anni '50 da parte della Hammer Film.

Questi nuovi modelli non guardavano più al passato ma erano più ancorati alla realtà quotidiana. Un approccio completamente diverso, che non deriva dalla paura ancestrale verso un qualcosa appartenente ad un altro mondo, ma scaturisce anche da situazioni di forte contrasto fra due o più modi di vedere o concepire la realtà. "Non aprite quella porta" di Tobe Hooper rappresenta un esempio tipico, in cui abbiamo un gruppo di giovani con un sistema di valori più moderno (fra l'altro era l'epoca hippie) scontrarsi con quell'America rurale ancora arroccata su posizioni ultraconservatrici.

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