Recensione sono affari di famiglia
Recensione a cura di A. Cavisi (voto: 6,0)
Vito McMullen, ex delinquente e ladro di professione ora dedito al commercio delle carni, sogna per suo figlio Adam un futuro da brillante laureato e professionista. Questi però è richiamato dalla figura del nonno Jessie, anch'egli criminale da strapazzo. Nonno e nipote decidono di mettere a segno un colpo da un milione di dollari, e a Vito non resterà altro che entrarci solo per tenere d'occhio suo figlio.
Ci si aspetta solo grandissime cose, se a dirigere una pellicola c'è il grande Lumet, che decide di far interpretare a Sean Connery e a Dustin Hoffman il ruolo di padre e figlio, nonostante la scarsa differenza di età e l'assenza di qualsiasi tipo di somiglianza. Non delude nemmeno la presenza del nipote, un giovanissimo Matthew Broderick alle prime armi, ma già padrone della situazione.
Un cast coi fiocchi, insomma, da far leccare i baffi a cinefili e non.
Un film che da un lato non delude le aspettative, proprio perché le interpretazioni sono eccezionali, ma che da un certo punto di vista lascia un po' a desiderare, proprio perché ad una prima parte scoppiettante, divertente e portatrice di non poche riflessioni sui legami familiari e su come questi portino le persone a comportarsi in determinate maniere, segue una seconda parte un po' troppo stucchevole che sfocia persino nel melodramma, con morti e pentimenti che mal si digeriscono.
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