Recensione spider-man
Recensione a cura di JackR
Peter Parker è un brillante ma impacciato e solitario studente di liceo che vive con gli zii Ben e May che lo hanno cresciuto come un figlio; è innamorato da sempre della vicina di casa Mary Jane Watson, ma troppo timido per dichiararsi. Morso accidentalmente da un ragno geneticamente modificato, Peter si ritrova con poteri eccezionali, e abilità simili a quelle di un ragno: super-forza, capacità di arrampicarsi sui muri, ragnatela organica. Inizialmente Peter decide di usare i suoi poteri per fare un pò di soldi, ma lascia scappare un ladro che qualche tempo dopo uccide suo zio Ben. Catturato il ladro, Peter promette a se stesso di onorare la memoria di Ben non commettendo mai più lo stesso errore e ricordando sempre ciò che Ben gli ha insegnato, ovvero che "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Contemporaneamente Norman Osborn, ricco magnate e padre di Harry, uno dei pochi amici di Peter e attuale ragazzo di Mary Jane, impazzisce in seguito all'assunzione di una formula per l'aumento delle capacità fisiche nell'ambito di un progetto per l'esercito e comincia a seminare il panico a New York nei panni di Goblin. Spider-Man interviene ad ostacolarlo, ma non passa molto tempo prima che Norman capisca chi nasconda la maschera dell'eroe e passi a mettere in pericolo le vite dei cari di Peter, giungendo ad un inevitabile, mortale scontro finale.
Il primo numero di "The Amazing Spider-Man" è uscito nel 1963, per gentile concessione di Stan Lee e Steve Ditko. Da allora, il punto di forza di Spider-Man è sempre stato Peter Parker con la sua rete di relazioni umane, prima che le sue avventure in costume, e soprattutto le conseguenze spesso drammatiche della sua doppia vita. La morte di Gwen Stacy e suo padre, la morte di Harry Osborn, la saga del Clone, la perdita di una figlia, il rapimento di zia May, fino allo sconclusionato recente patto con Mefisto (praticamente il Diavolo dell'universo Marvel) che ha sottratto a Peter anche il suo matrimonio e l'amore di Mary Jane... Fino al prossimo colpo di scena.
La costante in tutti questi anni è sempre stata l'incredibile forza con cui Peter è riuscito a uscire da situazioni impossibili e drammatiche, in nome del suo mantra, e a diventare da timido studente occhialuto, un uomo adulto e responsabile, un eroe a tutti gli effetti. Tutta la filosofia Marvel del super-eroe con super-problemi è racchiusa in Spider-Man, non a caso personaggio simbolo della casa di produzione americana, anche perchè l'immedesimazione tra il lettore medio di fumetti (adolecente un po' nerd) e Peter Parker è praticamente immediata, ed il suo riscatto, benché segreto, è il riscatto che tutti quelli vessati dai compagni di scuola o dai superiori e magari sfortunati con le donne sognano almeno una volta nella vita.
È evidente che portare al cinema una riduzione di una saga lunga trentacinque anni con un tale fardello di responsabilità per l'immagine della Marvel e del personaggio non era impresa da poco, ma va detto che, almeno per il primo film, Sam Raimi e i realizzatori del film hanno fatto un ottimo lavoro, riuscendo a soddisfare sia i fan hard-core di ogni età sia i neofiti.
[...]
Leggi la recensione completa del film SPIDER-MAN su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento