giovedì 4 febbraio 2010

Recensione DOMENICA MALEDETTA DOMENICA

Recensione domenica maledetta domenica




Regia di John Schlesinger con Glenda Jackson, Peter Finch, Murray Head, Daniel Day-Lewis

Recensione a cura di Mimmot

Nel 1971, reduce dal successo americano di "Un uomo da marciapiedi", il regista britannico naturalizzato americano John Schlesinger realizzò quello che ancora oggi, a 39 anni di distanza, viene considerato un autentico e indiscusso capolavoro: "Domenica, maledetta domenica". Un film passato alla storia per il modo esplicito, inconcepibile all'epoca, con cui racconta le vicende d'amore e di dolore di un uomo e di una donna per lo stesso uomo.

La cosa che all'epoca fece scalpore non fu tanto il fatto che il film raccontasse di un triangolo amoroso, ma che due lati di quel poligono fossero rappresentati da due uomini.
Fu proprio questo particolare che, a suo tempo, scandalizzò il pubblico conformista e fece sì che la pellicola fosse osteggiata dalla distribuzione, finendo per essere fallimentare dal punto di vista commerciale. Per fortuna una parte della critica internazionale riconobbe il valore dell'opera, che affermava pari dignità ad un'altra forma d'amore, trattato per la prima volta con misurata naturalezza e lontano dagli stereotipi che hanno caratterizzato tanto cinema similare, precedente e successivo, al punto che oggi, a buon diritto, può occupare un posto di primo piano nell'elenco dei film che hanno fatto la storia della cinematografia mondiale.

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