martedì 23 febbraio 2010

Recensione A SINGLE MAN

Recensione a single man




Regia di Tom Ford con Colin Firth, Julianne Moore, Matthew Goode, Ginnifer Goodwin

Recensione a cura di kowalsky (voto: 6,5)

"È un freddo promemoria, un giorno più di ieri, un anno in più dell'anno trascorso."

A cosa serve il cinema? Certo non a liberarsi di astruse etichette, guardacaso pensate ad alimentare un marketing cosiddetto alternativo (quello del cosiddetto "cinema gay") destinato per ovvie ragioni a rimanere tale. Se poi un film passa nei circuiti internazionali, ottiene un grande consenso ai festival (come la Mostra del Cinema di Venezia) e rappresenta l'esordio di un autorevole stilista dell'alta moda, tutto cambia.
Non esiste un film per addetti e non, l'importante è l'atteggiamento neutrale che si assume nei confronti di una certa pellicola. Altrimenti dovrebbero tutti rinunciare, per ragioni di fideismo sessuale, al 40% dei classici letterari di tutti i tempi, e questo vale anche per l'inglese Christopher Isherwood, autore di un capolavoro della maturità come "A single man" (1964).
L'esordio alla regia di Tom Ford, noto designer per Gucci e Yves-Saint Laurent, appassionato da sempre di cinema, è esattamente quanto ci si aspetta e al tempo stesso non si conosce di un professionista dell'alta moda.
Non si tratta certo di un film morboso, nato per provocare scandalo o discussioni su temi ormai consueti, ma è anche un esordio sorprendente, perchè non è da tutti affidarsi a un autore tardo- romantico e decadente come Christopher Isherwood, e a quello che molti reputano il suo romanzo più intimista e commosso.
Vi sorprenderà ritrovarvi il nome di Aldous Huxley - amico intimo di Isherwood dopo la sua lunga permanenza berlinese (quella che ha segnato profondamente la sua vita e carriera artistico-letteraria) e le reminescenze di "Un mondo nuovo", uno dei più affascinanti testi di fantascienza di sempre.
Se c'è un aspetto che ormai contamina il cinema contemporaneo è l'assoluta veridicità metaforica della fantascienza, per questo una frase del professor George - protagonista del film - ovvero "Se ci aspetta un mondo senza sentimenti, non è il mondo in cui vorrei vivere" sembra indirettamente citare un classico del cinema come "L'invasione degli ultracorpi", quando il medico difende con tutte le sue forze la propria autonomia emotiva e "terrena" dalla morte/vita predisposta dagli organismi di un'altro mondo.

[...]

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1 commento:

Maurizio Spagna ha detto...

Lei arriverà…
L 'uomo non è mai perfetto,
Ne ' con gli occhi aperti, socchiusi o chiusi.
Di perfetto c'è solo la sigaretta di un uomo
Che sta per consumarsi fra le dita,
Di perfetto c’è solo l’unione-amore
Che sta per incenerirsi
Sotto il lenzuolo della vita.

Una delle regole della vita umana
È proteggersi per prepararsi
Alla solitudine.
Il profilo di questo film
Sta nella conoscenza della paura
Di ogni giorno
E nella sopravvivenza
Dentro ogni singolo indumento
Pulito e piegato
Dall’amore.
Un film molto raffinato ed attuale.
“A single man” 2009
©
Maurizio Spagna il poeta
www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore creativo,
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-