lunedì 6 settembre 2010

Recensione AMERICAN PIE

Recensione american pie




Regia di Paul Weitz con Jason Biggs, Mena Suvari, Thomas Ian Nicholas, Chris Klein, Sean Williiam Scott, Natasha Lyonne, Tara Reid, Alyson Hannigan, Shannon Elizabeth

Recensione a cura di FrancescoManca (voto: 7,5)

Jim, Paul, Kevin e Oz sono quattro inseparabili amici in procinto di prendere il diploma ed andare al college. Tuttavia, nonostante siano assidui frequentatori di feste colme di ragazze, non sono ancora riusciti a perdere la verginità. Decidono così di fare una scommessa: dovranno riuscire a fare sesso prima della fine della scuola.

Sono passati poco più di dieci anni da quando il giovane sceneggiatore Adam Herz riuscì a vendere alla Universal il copione di "American Pie", nel quale si trattava appunto la vicenda di quattro adolescenti in procinto di terminare il liceo non essendo però ancora riusciti a perdere la verginità.
Quella che si preannunciava come una semplice commedia adolescenziale con un po' di brio in più rispetto a molte altre, diventò inaspettatamente un indiscusso cult generazionale, venerato oggi da diverse generazioni di giovani che hanno fatto di questo film la propria Bibbia nonché un autentico stile di vita in attesa di abbracciare la maggiore età.
Diretto da Paul Weitz, "American Pie" si propone come una sorta di surrogato di pellicole che hanno contribuito a scrivere la storia del genere, quali "Animal House", "Hair", "Porky's", arrivando fino all'ormai leggendario "American Graffiti", portando in scena quelli che sono stati, pressappoco, i medesimi argomenti che hanno fatto la fortuna delle opere sopraccitate. Il film è difatti un tripudio di slang giovanilistici, vergognosamente storpiati da un inascoltabile doppiaggio, e ancor più di goliardie adolescenziali e bagordi d'ogni genere, facenti parte della vera e propria cornice che racchiude l'aspetto predominante del film, che è ovviamente il sesso.

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