martedì 14 settembre 2010

Recensione ONE-EYED MONSTER

Recensione one-eyed monster




Regia di Adam Fields con Amber Benson, Jason Graham, Charles Napier, Jeff Denton, Caleb Mayo

Recensione a cura di julian (voto: 8,0)

Si trova davvero tutto nei meandri del World Wide Web; eccentricità, stranezze, anormalità di ogni tipo che trovano facilmente un posto nella florida industria americana del cinema, la quale cerca di soddisfare un po' tutti, anche di appagare le richieste più bizzarre. Solo non accontentandosi di ciò che passa il convento, ricercando, curiosando, si può infatti scovare un caso curioso come "One-Eyed Monster" ("Mostro a un occhio solo") che, dal titolo associato alla presenza straordinaria di Ron Jeremy, dovrebbe suggerire la piega che prenderanno gli eventi e allontanare quindi chi disprezza il porno o qualunque cosa lo riguardi alla lontana.
Sembra impossibile definire serio tutto ciò, eppure, nel complesso, il film risulta molto più serio di tanta altra roba che cerca di esserlo a tutti i costi; non profondo, ci mancherebbe, ma con un significato, un target ed un obiettivo ben precisi. Intelligente, ecco.
È proprio questo che ci proponiamo di "dimostrare" con la seguente recensione.
E se davvero non riuscite a trattenervi dal ridere al pensiero, non c'è da preoccuparsi: lo spettatore alle volte, quando è soddisfatto personalmente di ciò che ha visto, riesce ad essere indulgente verso tutto e, non contento, si attiva per render bendisposti anche gli altri.

2007, Nord della California: una piccola troupe si reca in una baita dispersa tra le montagne a girare un film per adulti, ma non tutto va per il verso giusto…
Una misteriosa luce proveniente dal cielo, forse una creatura aliena, colpisce improvvisamente Ron, il veterano del cast, impadronendosi del suo impressionante membro che diventa così una creatura indipendente.
Naturalmente il mostro ad un occhio non è un benevolo visitatore arrivato per caso sulla Terra: a quanto pare ha un preciso piano di conquista che lo porta a commettere uno dopo l'altro terribili omicidi ai danni degli attori e dei tecnici, nel frattempo costretti nella baita da una furiosa tempesta di neve. L'arrivo inaspettato di Mohtz, reduce del Vietnam che mostra di saperne molto sulla bizzarra evenienza, aguzza gli ingegni dei sopravvissuti, ma neanche con sofisticate trappole si riesce a tenere a freno la famelica sete di sangue (o di qualcos'altro ?) del pene killer.
Solo il sacrificio di Veronica mette fine ad un orrore che rischiava di protrarsi su più vasta scala con conseguenze inimmaginabili.

[...]

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