Recensione this is england
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Recensione a cura di Zero00
Il cinema indipendente non è morto. Anche quando lo sembra, pian piano, senza far rumore, si fa spazio tra le grandi produzioni risultando, a volte l'unica vera alternativa ai prodotti delle Major e alla tanto odiata/amata collina delle stelle, Hollywood. Quella stessa Hollywood che sembra un "aspirapolvere", adocchiando i migliori registi in circolazione, siano questi indiani, francesi o messicani, e integrandoli tra le proprie file, (spesso) trasformandoli, plasmandoli e piegandoli alle dure leggi del mercato.
Una cosa del genere sarebbe potuta accadere anche a Shane "Shady" Meadows, talentuoso regista inglese, classe 1972, fattosi notare già nel lontano 1997 con il suo primo lungometraggio "Twenty Four Seven", premiato a Venezia con il premio "FIPRESCI". Ma lui, a differenza di tanti altri, ha deciso di resistere alle lusinghe hollywoodiane, rimanendo nel fantastico mondo delle produzioni indipendenti, dove le idee sono spesso l'unica risposta alla mancanza di budget.
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