Recensione arrangiatevi
Recensione a cura di peucezia
Il film uscito nel 1959 con la regia di Mauro Bolognini, regista "impegnato", autore di interessanti bozzetti di tardo neorealismo, è una delle tante incursioni di Totò nella critica sociale affrontata non in maniera indiretta come avviene in alcune pellicole di fine anni Quaranta ("I due orfanelli", "Totò cerca casa") ma con piglio più diretto.
In questa pellicola però il ruolo di Totò è secondario in quanto il protagonista principale è Peppino De Filippo. Il cast è di tutto rispetto e include interpreti teatrali di notevole fama: da Laura Adani a Giusi Raspani Dandolo alla coppia Vittorio Caprioli- Franca Valeri.
La vicenda si apre alla fine della Seconda Guerra Mondiale. A Roma una pittrice si suicida nella propria abitazione scatenando la caccia all'immobile sfitto. Peppino Armentano, un capofamiglia con suocero e quattro figli a carico e un profugo istriano si aggiudicano la casa al fotofinish.
L'appostamento di Armentano e la corsa sua e dell'altro sfollato presso il Commissariato Alloggi potrebbe suscitare ilarità, ma sarebbe opportuno sottolineare che l'Italia usciva da un conflitto sanguinoso e doloroso. I bombardamenti a tappeto avevano causato danni irreparabili a migliaia di abitazioni generando milioni di sfollati. L'invasione titina nell'Istria poi aveva portato, oltre al dramma ancora ignoto delle foibe, quello più tangibile all'epoca dei profughi per i quali si rese necessario l'esproprio di abitazioni private a bassa densità abitativa.
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