lunedì 4 aprile 2011

Recensione IL GIARDINO DELLE DELIZIE

Recensione il giardino delle delizie




Regia di Silvano Agosti con Evelyn Stewart, Lea Massari, Maurice Ronet, Franco Bertoni

Recensione a cura di Compagneros

"Ho fatto questo film per consigliare a uomini e donne di non convivere nella stessa casa, soprattutto se si amano."
(Silvano Agosti)

"Il giardino delle delizie" è il film d'esordio di Silvano Agosti e risale al 1967. Il giovane Agosti ne cura soggetto, sceneggiatura e montaggio. Le musiche sono invece del maestro Ennio Morricone. "Il giardino delle delizie" di Hieronymus Bosch, un trittico a olio su tela della fine del Quattrocento che dà il titolo al film, diviene qui l'inferno del matrimonio.
L'opera finita aveva una lunghezza di circa 90 minuti; dopo essere passata per le forbici della censura, la lunghezza si è ridotta a circa 70 minuti. I tagli pare siano stati voluti dal Vaticano e la motivazione è palese: oltre a scagliarsi contro l'istituzione del matrimonio, Agosti si scaglia qui anche direttamente contro la Chiesa cattolica, l'istituzione religiosa per eccellenza. La censura risulta alquanto inutile per fermare l'accusatoria di Agosti, il film non sarebbe dovuto proprio uscire; i propositi del regista infatti, si manifestano in ogni singola scena. Tra Fellini e Pasolini ma con uno stile molto personale, come sarà tutto il cinema di Agosti, il film descrive l'alienazione in cui vivono gli esseri umani.

[...]

Leggi la recensione completa del film IL GIARDINO DELLE DELIZIE su filmscoop.it

Nessun commento: