Recensione source code
Recensione a cura di Francesca Caruso
"Source Code" avalla l'idea di una nuova tecnologia sperimentale che permette ad un uomo di tornare indietro nel tempo di poche ore e per pochi minuti. L'idea nasce dalla fervida immaginazione dello sceneggiatore Ben Ripley, che propone il suo script al produttore Mark Gordon, dando facoltà alla macchina di Hollywood di mettere in moto gli ingranaggi. La produzione ha voluto Jake Gyllenhaal per interpretare il protagonista e lui, a sua volta, ha proposto la direzione di Duncan Jones, che col suo primo film "Moon" (2010) ha mostrato il suo talento, ottenendo vasti consensi e vincendo premi. Jones si sofferma in "Source Code" come in "Moon" sull'umanità dei suoi personaggi.
Il Capitano Colter Stevens viene inviato su un treno per portare a termine una missione delicata. Inizialmente disorientato, Colter non sa dove sia né chi si trovi di fronte e, soprattutto, perché si trovi lì. Dopo soli 8 minuti il treno esplode, ma Colter si ritrova in una capsula a parlare con una donna in uniforme, Goodwin, che gli impartisce degli ordini da un monitor. Il Capitano apprende che fa parte del programma Source Code, che lo porterà indietro nel tempo e con otto minuti a disposizione, durante i quali dovrà scoprire chi sia l'attentatore e salvare milioni di vite. Colter rivivrà più e più volte quegli otto minuti per raccogliere indizi e assolvere la missione.
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