venerdì 15 aprile 2011

Recensione POETRY

Recensione poetry




Regia di Chang-Dong Lee con Yoon Jeong-hee, Da-wit Lee, Yong-taek Kim

Recensione a cura di Mimmot

Cos'hanno in comune la morte e la poesia?
Assolutamente nulla.

Eppure un giorno la morte e la poesia entrano prepotentemente nella vita di Mi-Ja,una  mite signora sessantaseienne di  una piccola cittadina vicina a Seul, che per arrotondare la magra pensione sociale si vede costretta a fare la badante a tempo parziale ad un vecchio semiparalitico non più autosufficiente.
Anziana anagraficamente, Mi-Ja si oppone al trascorrere del tempo vestendo ampie gonne a fantasie floreali, indossando vezzosi capellini, sfoggiando sempre ampi sorrisi da ragazzina.
Fino al quel giorno la vita di Mi-Ja era trascorsa sui binari della normalità. Una normalità cercata caparbiamente, più che effettiva. Perchè di traversie la vita gliene aveva offerte abbastanza: sua figlia aveva divorziato dal marito e le aveva lasciato da crescere il nipotino, che alla lunga si era rivelato, quel che si dice, "non propriamente un bravo ragazzo".

[...]

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