lunedì 5 novembre 2012

Recensione UN'ESTATE DA GIGANTI

Recensione un'estate da giganti




Regia di Bouli Lanners con Zacharie Chasseriaud, Paul Bartel, Martin Nissen, Marthe Keller, Karim Leklou

Recensione a cura di pompiere (voto: 4,0)

Una tranquilla estate di paura. È quella che attende tre ragazzi della Vallonia, regione belga ricoperta per la maggior parte da foreste.
Ispirandosi a questo ammasso di boscaglia, le vicende dei ragazzini appena quindicenni, tra cui uno ha da poco superato i tredici anni, si fanno subito intricate. Abbandonati da genitori e parenti, Zak, Seth e Dany vivono in case disabitate e senza soldi a disposizione. La voglia di fuggire si fa sempre più forte.

Dominata da atmosfere country fuori contesto (di per se' belle, per carità, ma sembra di stare nel Sud-Ovest degli Stati Uniti piuttosto che in Belgio), la narrazione non avrebbe una genesi anglosassone, eppure ci si sforza di renderla internazionale attraverso un linguaggio archetipico, oltretutto tiepido. La storia non può non rimandare allo stile di "Stand by me": la voglia di indipendenza, la ricerca della maturità a tutti i costi, l'indigenza (questa è nuova), la paura delle paure (gli imberbi sono circondati da minacciosi mostri giganti, uomini cretini preferibilmente deformati), che spinge a fare cose più grandi delle effettive capacità. Peccato che a scriverla non ci sia quel genio di Stephen King, uno dei pochi autori in grado di capire l'età prepuberale e a renderla intima, vera e nostalgica.

[...]

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