giovedì 27 ottobre 2005

Recensione MONTY PYTHON: IL SENSO DELLA VITA

Recensione monty python: il senso della vita




Regia di Terry Gilliam, Terry Jones con Graham Chapman, John Cleese, Eric Idle, Terry Gilliam, Terry Jones, Michael Palin

Recensione a cura di maremare

Il sublime e il ridicolo: il senso della vita.

Uno degli episodi più esilaranti del film dei Monty Python ha luogo nell'appartamento di una coppia. Due uomini che si occupano di "trapianti di organi" suonano il campanello e chiedono il fegato del marito. Il poveretto fa resistenza, essi hanno diritto a prelevargli il fegato solo se muore e quindi vorrebbero farlo schiattare, adducendo come giustificazione che se gli asportassero il fegato da vivo probabilmente egli non sopravvivrebbe ugualmente. Cogliendolo in un attimo di smarrimento, lo accoppano e si mettono al lavoro, strappando organi sanguinolenti dalle viscere della vittima. La moglie non può sopportare la vista di tutto ciò e lascia la stanza per recarsi in cucina; uno degli uomini la segue e chiede anche a lei il fegato. Lei si rifiuta, tuttavia un tizio esce dal frigorifero della signora e la conduce fuori dalla cucina, in una passeggiata surreale per l'Universo, mostrandole l'immensità dello stesso e il danzare ritmico dei pianeti tra loro. Di fronte a cotanta meraviglia la meschina si rende conto di quanto sia piccolo e insignificante il suo fegato e acconsente a donarlo, facendoselo asportare da viva.

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