mercoledì 5 aprile 2006

Recensione INSIDE MAN

Recensione inside man




Regia di Spike Lee con Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Waris Ahluwalia, Ashlie Atkinson, Robert Bizik, Ed Bogdanowicz, Cherise Boothe, David Brown, Kim Director

Recensione a cura di Simone Bracci

Un plot complesso e raffinatamente intrigante. Una regia limpida ed efficace che contraddistingue lo spirito sempre provocatorio di Spike Lee, anche negli ultimi anni in cui si è espresso in maniera meno graffiante, ma più diretta, esplicita ed incisiva. Così si presenta "Inside Man", ultima opera del regista newyorkese, che annovera questa volta un voluto cast "patinato", tra cui spicca la presenza di due icone della Hollywood contemporanea come Denzel Washington e Jodie Foster, qui in un ruolo minore insieme con Christopher Plummer e Willem Dafoe, oltre alla stella nascente Clive Owen.

Interamente ambientato nel Financial District, racconta la "rapina perfetta" ad opera di quattro malviventi nei confronti della Manhattan Trust, caposaldo finanziario di Wall Street. Oppure questo è solo fumo negli occhi dello spettatore? Lee ci conduce insieme al negoziatore Frazier (uno splendido Washington) e al suo collega Mitchell, l'emergente Chiwetel Ejiofor, nel complicato puzzle dei sequestri, dove lo scontro psicologico tra criminali e forze dell'ordine è una partita contro il tempo, per liberare gli ostaggi resi impotenti. Il ritmo teso e le ingegnose sequenze degli interrogatori poste sotto forma di flash-forward sono il clou della visione che l'autore ha voluto inserire nel sottotesto della narrazione, in cui si svelano pian piano i dettagli della rapina.

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