venerdì 14 aprile 2006

Recensione RISKY BUSINESS

Recensione risky business




Regia di Paul Brickman con Richard Masur, Bronson Pinchot, Curtis Armstrong, Tom Cruise, Rebecca DeMornay, Joe Pantoliano

Recensione a cura di Luca.Prete

Joel è un ragazzo di diciassette anni, timido, goffo ed impacciato con le ragazze. I suoi genitori sono di un perbenismo estremo facendo continuamente avvertire su di lui una forte oppressione conformista e per nulla propensa a qualsiasi trasgressione.
La fortuna, però, girà dalla parte di Joel quando, in seguito alla partenza dei genitori per un periodo di vacanza, si trova nella condizione favorevole di disporre da solo di tutta la casa. Ed è qui che inizia la sua trasformazione; desideroso di guadagnare più soldi del padre, impaziente di instaurare disinibite esperienze sessuali e convinto dagli amici, anch'essi con il testosterone a mille, Joel trasforma la casa libera in un bordello che in poco tempo diviene una delle case più "frequentate" del quartiere nel quale vive.

In particolare Joel conoscerà una prostituta di nome Lana, interpretata da una sensuale Ribecca De Mornay, che avrà un ruolo di primo piano non solo nel suo approccio al sesso ma che lo smalizierà nel comportamento rendendolo meno rigido e con più voglia di osare. Non mancheranno gli imprevisti, come quando troverà la sua casa completamente svaligiata da protettori mafiosi un po' troppo irascibili o quando, dovrà sostenere il colloquio per entrare a Princeton nel bel mezzo della sua redditizia attività.
Il finale, riscritto dal regista Paul Brickman per volere della Warner, in quanto considerato troppo poco rassicurante per il target a cui è rivolto il film, mostra ampiamente come Joel abbia perso, grazie a quella esperienza, ogni tipo di inibizione e freno di tipo sessuale divenendo lui stesso un gigolò a pagamento ma sempre conservando agli occhi dei temibili genitori, l'aria da tipico bravo ragazzo.
La storia con Lana non conoscerà mai la parola amore, il regista evita qualunque forma di sentimentalismo e di retorica: troppo differenti i due almeno in apparenza, provenienti da due mondi opposti e avente due background antitetici senza contare il fatto che la presenza di due genitori come quelli di Joel rappresenta il più insormontabile degli ostacoli.

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