Recensione il ragazzo dai capelli verdi
Recensione a cura di amterme63 (voto: 8,0)
"Il verde è il colore più bello, il colore della speranza"
Una guerra, anche se "giusta" e "motivata", lascia i suoi profondi segni pure nelle nazioni vincitrici.
Gli Stati Uniti avevano vinto la Seconda Guerra Mondiale a caro prezzo; molte famiglie piangevano un marito, un padre o un figlio morto. Le immagini dai campi di battaglia di mezzo mondo mostravano distruzioni, lutti, fame, disperazione, patite in genere dai più deboli, soprattutto dai bambini.
Ce n'era abbastanza per spingere molti artisti e intellettuali americani (soprattutto di sinistra) su posizioni contrarie alla guerra e alle sue cause scatenanti (il pregiudizio, l'intolleranza, il nazionalismo).
Allo stesso tempo, però, la guerra era stata un grosso affare per gli Stati Uniti. Aveva risolto la crisi economica che si trascinava dal 1929 e aveva consolidato il potere politico delle lobby, grazie alla forte pressione emotiva e ideologica indotta dalla guerra sull'opinione pubblica del paese.
Un'altra guerra (vera o fittizia) avrebbe fatto molto comodo ai grandi trust politico-finanziari. Al gruppo degli idealisti e progressisti apparteneva Joseph Losey, un giovane artista impegnato politicamente e molto appassionato di teatro. Ormai quasi quarantenne decise di esprimere la sua passione artistica e ideale anche tramite la macchina da presa.
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