Recensione sukiyaki western django
Recensione a cura di Nicola Picchi (voto: 7,0)
Con "Sukiyaki Western Django", già in concorso a Venezia 2007, si chiude un ciclo. Se "Per un pugno di dollari" si ispirava fin troppo generosamente al "Yojimbo" di Kurosawa, dando alla luce il western all'italiana (graziosamente definito in Giappone 'Macaroni Western'), con questo film, che sostanzialmente riprende il canovaccio del film di Leone, il genere ritorna alle origini.
Nella cittadina di Yuta (Nevada) si affrontano due clan rivali, quello degli Heike, i rossi, e quello dei Genji, i bianchi, entrambi alla ricerca di un tesoro nascosto. Il precario equilibrio è destinato ad incrinarsi con l'arrivo di un misterioso straniero senza nome, che si affeziona al piccolo Heihachi, nato da madre Genji e da padre Heike.
Il padre del bambino è stato ucciso da Kiyomori, il capo degli Heike, e sia la nonna Ruriko, la quale nasconde un passato di imbattibile pistolera, che la madre Shizuka, amante di Yoshitsune, il capo dei Genji, vogliono vendicarsi.
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