Recensione nessuna festa per la morte del cane di satana!
Recensione a cura di pompiere (voto: 7,0)
Forse il film più watersiano di Fassbinder, sicuramente quello più clownesco, sopra le righe, orrido e putrido come nella migliore tradizione trash di John Waters.
I personaggi seguono i loro istinti animaleschi nel loro rapportarsi con gli altri e nel modo di accoppiarsi sessualmente, senza regole precise ne' diritti di 'precedenza'. Tra escrementi (solo evocati e non mostrati), mosche morte donate come fossero dei regali preziosi, uova sputate in faccia, rifiuti in bella vista, sesso disordinato e anticonvenzionale, urla continue e membri in erezione, trionfano le ingiurie gratuite e un po' di cattivo gusto.
Il periodo durante il quale viene realizzato "Nessuna festa per la morte del cane di Satana" è, per molti versi, un momento di ricerca stilistica, compreso com'è tra i melodrammi e le storie di donne dell'ultima fase. Fassbinder si fa' più insolito rispetto ai suoi standard.
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