Recensione louise michel
Recensione a cura di maxpayne230 (voto: 8,5)
In una piccola provincia francese, un gruppo di operaie di una fabbrica si ritrova improvvisamente senza lavoro.
Con solo 2000 euro di liquidazione, le signore accolgono la proposta di Louise - ex galeotta con problemi mentali - ossia uccidere il padrone assoldando un killer a pagamento, Michel, un goffo e obeso assassino.
I due si mettono quindi in viaggio alla ricerca del vecchio proprietario in continuo spostamento da una città all'altra.
Nella realtà, Louise Michel era il nome di un'anarchica francese vissuta alla fine del 1800. Si unì al gruppo "I Diritti Delle Donne" e diventa Segretaria Della Società Democratica Di Miglior Morale. Non è quindi un caso che questo film sia, in qualche modo, dedicato a lei.
Questa commedia nera dal taglio surreale percorre per tutta la sua durata un ideale anarchico, sia in termini morali che cinematografici.
"Louise Michel" esce di fatto da qualsiasi tipo di canone stabilito nella cultura della Settima Arte, ma anche da quelli della nostra società. Basta per esempio citare la scena del povero anziano su sedia a rotelle che si ritroverà vittima del potente rinculo di un fucile o lo sporco lavoro effettuato dalla cugina di Michel, l'ultimo della sua vita.
Non è un film per tutti i gusti, certamente. Per generalizzare, si potrebbe anche dire che qualsiasi film della cinematografia francese non è per tutti i gusti e "Louise Michel" è quindi il miglior rappresentante del cinema francese di quest'anno.
La trama del film è ben articolata, solo lo spettatore attento riesce a cogliere tutti i particolari rilasciati lungo il viaggio on the road dei due protagonisti e tante sono le sorprese che vengono rivelate su quei due personaggi che ci troveremo ad amare all'arrivo dei titoli di coda.
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