Recensione frozen (2010)
Recensione a cura di L.P. (voto: 7,5)
Tre ragazzi bloccati su una seggiovia, lo spazio immenso e silenzioso di una montagna deserta che diventa un incubo claustrofobico, una battaglia per la sopravvivenza contro il freddo, le ustioni sulla pelle, le belve feroci e la fame. "Frozen" è tutto qui. Un'ora e mezza tesissima e angosciante, tra nevicate che pungono come spilli e mani appiccicate dal gelo alle balaustre.
Non è mai semplice affrontare un film del genere. Si rischia di annoiare e il rispetto dell'unità di luogo può far scadere tutto nella monotonia. Ancora più complicato è utilizzare uno spazio vastissimo, bianco e immobile e riuscire a precipitare lo spettatore in una soffocante sensazione di chiusura totale. L'impossibilità di usufruire di tutto quello spazio, il vedere la propria vita protetta e allo stesso tempo bloccata da una sbarra di sicurezza, rendono "Frozen" un'esperienza realmente ansiogena. Merito di Adam Green che dopo lo splatter ultraviolento, ma fumettistico e comico di "Hatchet", si decide a fare sul serio e dimostra di non essere soltanto un appassionato fracassone, ma un regista in grado creare qualcosa di perturbante.
[...]
Leggi la recensione completa del film FROZEN (2010) su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento