Recensione e la nave va
Recensione a cura di Giordano Biagio
Il film è del 1983. Narra le vicende di un gruppo di artisti, prevalentemente dedicati al canto lirico e alla musica, che si ritrovano in un viaggio per mare. Lo scopo della crociera è di compiere la cerimonia funebre di una famosa cantante lirica. Durante il viaggio la cantante defunta rimane protagonista incontrastata nei discorsi dei personaggi del piroscafo.
Coloro che l'hanno conosciuta, amata e frequentata, provano a definirne alcune particolarità. Parlando di lei tradiscono anche aspetti delle proprie personalità che appaiono sensibili ai problemi umani ma animate anche da forti passioni professionali e desideri inconfessabili.
Fellini costruisce aspetti filmici di queste personalità portandole su un piano dal tono brillante e giocando sui processi di identificazione che una figura di genio come la defunta cantante poteva attivare. Sullo schermo immaginifico della nobile cantante lirica scomparsa i personaggi della nave tracciano pensieri, riflessioni, ricordi ricchi di enigmi e curiosità biografiche che daranno alla narrazione un andamento a tratti grave ma spesso anche gioioso e sorprendente.
Quando la nave Gloria N. arriva nei pressi dell'isola Greca di Erimo le ceneri della cantante scomparsa, Edmea Tetua, vengono posate su un cuscino, sistemato con cura sul bordo delle ringhiera del ponte, lasciando che il vento a lei familiare potesse disperdere gli ultimi segni tangibili della sua esistenza. Erimo era il luogo nativo della famosa cantante lirica.
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