Recensione piano 17
Recensione a cura di Mr Black
Dopo il colossale fiasco di "Zora la vampira", i Manetti Bros ci riprovano con una pellicola a basso budget (alcuni critici hanno giustamente coniato il termine "low cost") e con alcune idee piuttosto interessanti.
Innanzitutto, come abbiamo già detto, il "piano" dei due fratelli è stato quello di utilizzare soltanto 63.000 euro e dunque liberarsi degli obblighi con i vari finanziatori, girare in digitale e riversare il tutto su pellicola, utilizzare delle location piuttosto semplici (un ascensore, un bar, una macchina, un appartamento, un edificio, una banca da rapinare), costruire una trama ridotta all'osso e caratterizzare i personaggi tramite brevi ma significativi flashback capaci di spiegare allo spettatore gli indispensabili antefatti.
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