Recensione non son degno di te
Recensione a cura di peucezia
Secondo capitolo della trilogia dedicata alla donna amata (il precedente era "In ginocchio da te" e il successivo "Se non avessi più te"), questo "musicarello" (dizione italiana del film musicale di derivazione statiunitense) uscito nel 1965 e diretto da Ettore M. Fizzarotti, onesto artigiano specializzato in questo genere cinematografico, "consacra" alla ars recitatoria il giovane cantante Gianni Morandi. Si tratta di uno dei rari casi in cui il sequel sembra essere riuscito un po' meglio del film originario perché se nel primo la recitazione del protagonista era piuttosto dilettantesca qui il Nostro cerca di applicarsi maggiormente e nonostante le frasi smozzicate, i movimenti a scatti e una tonalità di voce decisamente kitsch, il risultato può dirsi sufficiente.
Comunque il vero traino del film è costituito dai siparietti comici di due coppie agli antipodi: da una parte i due "settentrionali" Gino Bramieri e Raffaele Pisu, nei panni di due ingenui contadini (antico retaggio di una Italia ormai quasi scomparsa, considerato che la vicenda è ambientata a metà anni Sessanta) e dall'altra due caratteristi di razza, Nino Taranto e Dolores Palumbo, entambi napoletani, entrambi legati in passato al celebre comico partenopeo Totò, attori con alle spalle una onorata carriera cinematografica e soprattutto teatrale. Non manca la delicata interprete femminile, Laura Efrikian, un po' scialba ma sicuramente più brava del suo compagno Morandi nella recitazione.
[...]
Leggi la recensione completa del film NON SON DEGNO DI TE su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento