martedì 30 marzo 2010

Recensione THE CHASER

Recensione the chaser




Regia di Na Hong-jin con Kim Yoon-seok, Ha Jeong-woo, Seo Young-hee, Jeong In-gi, Choi Jung-wo

Recensione a cura di Nicola Picchi (voto: 7,0)

Il martello è strumento che ben si presta ad un utilizzo creativo e, sin dai gloriosi tempi di "Old Boy", è certamente l'arma più utilizzata nei thriller coreani, mentre negli action si riserva maggiore devozione al ben più prosaico coltello da cucina. Sinonimo di volenza brutale, certamente farebbe impallidire il De Quincey di "L'assassinio come una delle Belle Arti", ma è un oggetto che ha una sua rozza efficacia, senz'altro preferibile ai laboriosi ammennicoli alla "Saw". Il provvidenziale utensile torna protagonista in "The Chaser", psycho-thriller coreano che in patria ha sbancato il botteghino, guadagnandosi il dubbio onore di essere acquistato dalla Warner Bros per l'immancabile remake con Leonardo Di Caprio.

Jung-ho è un ex poliziotto di Seoul che, per tirare avanti, gestisce un giro di ragazze squillo. Quando Mi-jin scompare dopo un appuntamento con un cliente, Jung-ho cerca di rintracciarlo, intuendo che l'uomo potrebbe essere il responsabile della sparizione della ragazza. Il caso vuole che la sua ricerca sia più breve del previsto ma, non appena cerca di interrogare il cliente, Young-min, scoppia una colluttazione e i due vengono arrestati e portati alla stazione di polizia. Qui Young-min confessa di essere un assassino e di aver ucciso una dozzina di donne, ma finge di non ricordare il suo vero indirizzo. Mentre la polizia cerca delle prove contro il killer, in mancanza delle quali sarebbe costretta a scarcerarlo entro dodici ore nonostante la sua confessione, Jung-ho si impegna in una corsa contro il tempo per trovare la casa di Young-min e per salvare Mi-Jin, gravemente ferita ma ancora in vita.

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