martedì 23 marzo 2010

Recensione HAROLD E MAUDE

Recensione harold e maude




Regia di Hal Ashby con Vivian Pickles, Bud Cort, Cyril Cusack, Ruth Gordon

Recensione a cura di sally-OHara

Il regista Hal Ashby firmò "Harold e Maude" nel '71, ispirandosi all'omonimo romanzo di Colin Higgins; si tratta di un'opera sui generis, scanzonata e a tratti allegra, che decanta in modo per nulla prolisso la bellezza della vita accusando, ma soprattutto sottolineando, le assurde regole sociali che prescrivono persino i sentimenti umani.
"Harold e Maude" si rivela quindi testimone per antonomasia della funzione paideutica del cinema; infatti per tutta la durata del film i due protagonisti tengono sospesi a testa in giù gli spettatori, lasciandoli contemplare una nuova visione del mondo del tutto anomala, una sfera paradisiaca e immaginaria abitata da personalità autentiche, positive e anticonvenzionali.

La storia si svolge in un paesino deli Stati Uniti durante gli strepitanti anni '60. Harold è un giovane di buona famiglia, del tutto negletto dalla madre, vorticante in un turbinìo di noia e calamità nei confronti della morte tanto da assistere spesso ai funerali di sconosciuti e a simulare nefasti suicidi per attirare l'attenzione della madre impegnata inutilmente a coinvolgerlo in attività mondane. È proprio durante un funerale che il giovane fa la conoscenza di Maude, una vecchietta di 79 anni solare, bislacca e armata di audaci discorsi, che con la sua dinamicità e il suo entusiasmo porta Harold ad ascendere verso quella vetta dalla quale lei osserva il mondo e dalla quale agli occhi di entambi ogni cosa appare bella e incantata.
Sulle note magiche di Cat Stevens si assiste all'attrazione psicofisica dei due, al dolce congiungersi delle loro menti così simili e infine dei loro corpi così diversi. Contro il pregiudizio fagocitante della gente Harold decide di sposare Maude, senza sapere che quella morte tanto contemplata in passato è pronta a giungere incontro alla sua amata che,con il suo vivace sorrisetto rugoso comunica al giovane di aver assunto del veleno e di voler passare le ultime ore della sua vita con lui, con colui che ama... E così sarà.
"If you want to sing out" chiude lo scenario del film come segno evidente del congiungersi di Harold con la vita e del suo legame incorruttibile e ineffabile, con Maude che l'ha salvato da una vita in bianco e nero.

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