Recensione giulietta degli spiriti
Recensione a cura di elio91
"Giulietta degli Spiriti", molti faticheranno a crederlo, è uno dei film più travagliati e problematici su cui Fellini lavorò in vita. Per quanto all'epoca non ebbe molto successo rispetto al precedente "Otto e Mezzo", oggi viene visto come il suo film più sottovalutato da molti, certamente incompreso alla sua uscita.
Andando con ordine, sarebbe bene delineare COME "Giulietta degli Spiriti" ha cominciato a delinearsi nella geniale mente del regista riminese. Ebbene, se il titolo è come al solito un improvvisazione data sul momento ad un giornalista curioso (Fellini non sarà nuovo ad inventare titoli e storie completamente falsi anche mentre girava i suoi film), qualcosa scatterà effettivamente nel magma creativo di Fellini. I fasti di "Otto e Mezzo" non si sono spenti (per non parlare poi de "La Dolce Vita"), il suo nome è diventato famoso in tutto il mondo anche ai non addetti ai lavori e suo malgrado già nella storia del cinema.
È curioso notare come proprio la vita di Fellini sia diventata, successivamente alla lavorazione di "Otto e Mezzo", una sorta di corrispettivo di Guido Anselmi. C'è una caotica confusione attorno alla sua persona, una giostra di personaggi che vogliono attenzioni, sparlano, consigliano, urlano, e al centro come prigioniero c'è lui; ma se dal lato artistico vi è un furore esplosivo che non avrà più fine sino alla morte, la vita privata di Federico è in un momento drastico. Con la moglie Giulietta Masina si attraversa una crisi cui poi usciranno entrambi rinforzati ma che sul momento pare grave. Da quando lavora col marito lei ha rinunciato a ruoli di un certo rilievo ("La Notte" di Antonioni su tutti) e non certo per suo ordine ma perché stare insieme ad un marito tanto impegnato e poi all'improvviso sulla bocca di tutti ti trascina inevitabilmente in un vortice di impegni, e la carriera viene trascurata; senza dimenticare le consuete scappatelle del marito che in questo periodo verrà anche fatto seguire da un detective privato dalla Masina, avvenimento che spudoratamente inserirà nel film a venire.
Fellini le costruisce su misura il ruolo di protagonista anche come atto d'amore nei suoi confronti, e non sarà (né è stato) l'unico regalo che le farà in carriera. Sul versante lavorativo si sfaldano con "Giulietta degli Spiriti" alcuni rapporti che durano da anni: in primis con Gherardi, nominato all'oscar per scenografie e costumi; poi con un insofferente Flaiano che sempre più si dimostra astioso nei confronti di Fellini in fase di sceneggiatura, forse perché questa storia di morale borghese con spruzzate di soprannaturale non lo interessa molto.
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