mercoledì 24 ottobre 2012

Recensione KILL ME PLEASE

Recensione kill me please




Regia di Olias Barco con Saul Rubinek, Benoît Poelvoorde, Virginie Efira, Aurélien Recoing

Recensione a cura di julian (voto: 8,0)

Aprire con la freddezza di un calcolo matematico è doveroso: un suicidio costa alla società 850 mila dollari in termini di APP (anni produttivi persi, considerando la perdita dei contributi e di produttività di ogni suicida) che, moltiplicato per il numero di suicidi medi annui - 1 milione - dà un buco di 850 miliardi di dollari. E' un dato reale calcolato dall'OMS, nel film attribuito a una ricerca canadese: "fanno sempre ricerche interessanti, questi canadesi".

In un improbabile maniero isolato tra le montagne del Belgio o della Francia, opera il dottor Kruger, con l'intento di "accompagnare" le persone che ne facciano richiesta verso un suicidio dignitoso. La clinica diventa prevedibilmente covo dei personaggi più disparati, tenuti a bada da una squadra di infermieri per i quali unica regola è 'non affezionarsi' e dal serafico dottor Kruger, che sembra essere in grado di controllare una situazione all'apparenza insostenibile. In mezzo ad essi si muove l'ispettrice della finanza, al fine (pare) di valutare la liceità delle operazioni, ancora eticamente inaccettabili.

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