martedì 30 ottobre 2012

Recensione IL CONTE MAX

Recensione il conte max




Regia di Giorgio Bianchi con Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Tina Pica, Susanna Canales, Anne Vernon, Juan Calvo, Mino Doro, Marco Tulli, Julio Riscal

Recensione a cura di Federica Ragnini AKA faith81 (voto: 10,0)

"E' che voi venite dal basso!"
L'ambizioso edicolante di Via Veneto, Alberto Boccetti, è il protagonista di questo splendido e riuscito remake del "Signor Max" del 1937, firmato Camerini, il quale, usando toni scherzosi ma sarcastici, descrive le abitudini dell'alta borghesia fine anni '50, attraverso le avventure di un giovane ed umile romano, fortuitamente scambiato per un gentiluomo dal sangue blu.

Alberto lavora presso un'edicola e spesso si intrattiene con il suo caro amico, il Conte Max, nobile decaduto. Quando Alberto gli comunica scoraggiato la partenza per Capracotta, dove dovrà festeggiare il Capodanno come imposto dallo zio, il Conte suggerisce di cambiare itinerario e visitare la bellissima e sofisticata Cortina D'Ampezzo, con tanto di una "puntatita a Chamonix" (cit.Conte Max). Il giovane, rapito dal forte entusiasmo di scoprire una realtà così moderna e facoltosa, decide di ritirare i suoi risparmi e partire alla volta di una vacanza di lusso. Arrivato in Hotel, la sua identità viene scambiata con quella del Conte Max Orsini Varaldo a causa di un cameriere pasticcione, ma questo fraintendimento gli permetterà di conoscere la raffinata e sfuggente Elena, Baronessa di Rivombrosa, e di seguirla in Spagna, insieme alla sua blasonata compagnia di nobili e imprenditori miliardari. Tornato dall'euforica e breve esperienza ispanica, Alberto confida l'accaduto al Conte Max e spera, in cuor suo, di poter rivedere la Baronessa, di cui si è follemente innamorato. Ahimè, la sorte gioca brutti scherzi poiché la governante della Baronessa, la giovane e ben educata Lauretta, in un breve soggiorno a Roma, crede di riconoscere il Conte Max nei panni di Alberto, tornato alla sua vita di giornalaio. Da questo momento, inizia per Alberto una corsa nel dividersi tra il giovane e "cafone" Conte blasonato e l'edicolante squattrinato, nella speranza che Lauretta non riesca a scoprire l'inganno e confidarlo alla sua amata Elena.
Dopo mille sotterfugi ed inganni Alberto dovrà ricredersi sul mondo dei ricchi, realizzando che, a conti fatti, il vero amore, l'affetto e la generosità sono valori ben più nobili degli stemmi impressi nei quadri di famiglia.

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