giovedì 20 settembre 2007

Recensione LA VERA STORIA DI JACK LO SQUARTATORE

Recensione la vera storia di jack lo squartatore




Regia di Allen Hughes, Albert Hughes con Johnny Depp, Heather Graham, Ian Holm, Ian Richardson, Robbie Coltrane, Lesley Sharp, Susan Lynch, Terence Harvey, Katrin Cartlidge, Estelle Skornik, Paul Rhys, Jason Flemyng

Recensione a cura di Matteo Sonego

Londra, 1888. Un serial killer, che verrà poi ribattezzato come "Jack lo squartatore", uccide in pochi giorni diverse prostitute provenienti dal malfamato quartiere di Whitechapel. L'assassino è molto abile nonché metodico: attira le prostitute offrendo loro da mangiare e da bere, le sgozza, e infine asporta dai loro cadaveri alcuni organi interni. L'ispettore che si occupa degli omicidi, Fred Abberline (Johnny Depp), segue diversi indizi che lo conducono a pensare che l'omicida sia un uomo colto appartenente ai ceti alti della società londinese, ma l'ottusità dei suoi superiori gli crea non poche difficoltà nelle indagini. Saranno le sue capacità di visionario e l'aiuto della prostituta Mary Kelly (Heather Graham) a condurlo vicino alla soluzione.

Premesso che il titolo originale della pellicola è "From hell", e già qui ci sarebbe da aprire il solito discorso che vede il pubblico italiano chiedersi perché i titoli dei film tradotti debbano sempre sistematicamente essere diversi dagli originali, diciamo subito che questo lavoro targato Albert e Allen Hughes trae spunto dal fumetto scritto e disegnato da A. Moore e E. Campbell.
Rispetto al fumetto, che racconta la storia di "Jack lo squartatore" mostrandocela dal punto di vista del killer stesso, il film sviluppa la sua trama seguendo la prospettiva dell'ispettore Abberline e quello della prostituta Mary Kelly. Non tragga in inganno il fatto che il titolo italiano della pellicola parli di "vera storia" di Jack lo squartatore, visto che in realtà del fantomatico killer inglese nessuno ha mai saputo quasi nulla. La storia va quindi presa con le molle, va ritenuta soltanto un'interessante supposizione su chi avrebbe potuto essere il sanguinario Jack.
Effettivamente l'ipotesi fornita dal film è parecchio suggestiva e, da un certo punto di vista, ben costruita. L'intera trama spinge lo spettatore in un intricato labirinto all'interno del quale s'intrecciano vicende di prostitute e medici, assassini e massoni, aristocratici e plebei; ne guadagna il ritmo del film, sempre costante per tutti i 117 minuti. Il problema della pellicola, quindi, non è di certo la mancanza di argomenti ma, al limite il contrario. L'impressione è che ci sia troppa carne al fuoco e che per questo motivo nessuno dei temi toccati venga in qualche modo approfondito. Nonostante si sfiorino tematiche quali l'ipocrisia sessuale, il satanismo, lo sviluppo delle scienze mediche, la massoneria, nessuno di questi argomenti viene affrontato realmente, ma semplicemente usato per legare i contorti fili di una trama un po' troppo ricca.

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