Recensione all'ovest niente di nuovo
Recensione a cura di Marco Iafrate (voto: 9,0)
"La storia qui raccontata non è un atto di accusa, nè una confessione, tantomeno si tratta di un'avventura, per quanti l'hanno vista in faccia la morte non è un'avventura molto più semplicemente abbiamo solo cercato di raccontare la storia di giovani vite che, pur sopravvissute alle bombe, sono rimaste profondamente segnate dagli orrori della guerra".
Con queste parole, scritte insieme ai titoli di testa, si apre quello che probabilmente è uno dei film di guerra più famosi e importanti di tutti i tempi: "All quiet on the western front".
Il successo non fu immediato: il pubblico criticò aspramente la brutalità con la quale veniva rappresentato il conflitto bellico, ed i contenuti palesemente antimilitaristi non piacquero né alla Germania di Hitler né all'Italia di Mussolini, infastiditi dal messaggio che il film portava, fondamentalmente opposto allo spirito nazionalista che veniva in quel periodo mostrato dal regime totalitarista.
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