Recensione drive angry 3d - destinazione inferno
Recensione a cura di marcoscafu (voto: 7,0)
Quando si legge su un cartellone pubblicitario il nome di Nicolas Cage in un qualsiasi film, lo spettatore medio pensa: "questa nuova cavolata non la vedo nemmeno sotto tortura".
Quando si vede su un cartellone pubblicitario una bionda in shorts e coi capelli effetto cavalcata-nelle-praterie, quello stesso spettatore medio (maschile) pensa: "questo film lo vedo pure se l'altro attore è Nicolas Cage".
Motivato l'antefatto della visione, rivolgendo l'attenzione al titolo e all'immagine di copertina di "Drive Angry", è facile immaginare di prepararsi a vedere una brutta copia di "Fast and furious". Solo che al posto della faccia da duro di Vin Diesel c'è una faccia di marmo che ha due espressioni in tutto, e al posto di Paul Walker ci sono le gambe chilometriche di Amber Heard ("Benvenuti a Zombieland" e "Never back down"). Ma soprattutto non c'è la regia sapiente di Rob Cohen. Le opere precedenti di Patrick Lussier (è lui il regista) sono piuttosto altalenanti: si passa da immondizia pura come "San Valentino di sangue in 3D" a film interessanti - ma che comunque non tramanderemmo ai posteri - come "Dracula's legacy". Quindi, in definitiva davanti a "Drive Angry" le aspettative sono: guardare un bel davanzale mentre vengono ingurgitati due sacchetti di patatine, perché tanto di spunti decenti non se ne profilano all'orizzonte.
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