lunedì 5 marzo 2012

Recensione LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO

Recensione la ragazza che sapeva troppo




Regia di Mario Bava con John Saxon, Leticia Roman, Valentina Cortese

Recensione a cura di Giordano Biagio

Nora Davis (Leticia Roman), una bionda ventenne americana in viaggio verso la capitale, fa conoscenza in aereo con un uomo gentile di nome De Vito, il quale le offre una sigaretta. Atterrati a Fiumicino, quando sono in coda alla dogana, l'uomo, con sorpresa della donna, è arrestato per contrabbando di marijuana. La droga veniva trasportata da De Vito in diversi pacchetti di sigarette, sistemati con cura nel sottofondo della valigetta da viaggio.

A Roma nella zona di piazza di Spagna, la ragazza è ospite di un'anziana amica di famiglia, Ethel, una donna la cui salute già cagionevole risulta, all'arrivo di Nora, aggravata: il polso ha una frequenza alta, e la sua respirazione sta per andare in apnea.
L'anziana è curata dal dottor Marcello Bassi (John Saxon), premuroso, disponibile e uomo assai attraente. La sera stessa, durante un inizio di temporale, l'anziana donna muore e Nora, non riuscendo a comunicare telefonicamente con il Dottor Bassi, si reca a piedi all'ospedale San Giacomo dove egli lavora. Durante il breve percorso Nora viene scippata della borsetta tra le scalinate deserte di Trinità dei Monti, e nella colluttazione col rapinatore cade per terra perdendo i sensi. Quando si riprende assiste all'omicidio di una donna che sembra essere stata appena accoltellata da un uomo di media età, distinto, con la barba, il quale porta poi via il cadavere. Nora impaurita sviene nuovamente.

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