venerdì 2 marzo 2012

Recensione HENRY

Recensione henry




Regia di Alessandro Piva con Carolina Crescentini, Claudio Gioè, Aurelien Gaya, Pietro De Silva, Paolo Sassanelli, Michele Riondino, Alfonso Santagata, Eriq Ebouaney, Dino Abbrescia, David Coco, Vito Facciolla, Max Mazzotta, Susy Laude, Roberta Fiorentini

Recensione a cura di marcoscafu (voto: 4,0)

"La periferia dell'animo umano nel centro della Capitale"
Citazione dal regista Alessandro Piva.

"Henry" è uno spaccato di vita di più personaggi che ruotano tutti attorno non a qualcuno ma a qualcosa: la droga. Ed è la droga che fa muovere un giro di bande rivali destinate a collidere in una Roma molto noir.
La storia riceve un forte scossone il giorno in cui Rocco (Pietro De Silva, "Non ti muovere") uccide il suo pusher Spillo e la madre nella loro casa di Torpignattara, zona di Roma est tristemente famosa per fatti di cronaca nera. Si trova sul luogo del duplice omicidio il suo sfortunato amico Gianni (Michele Riondino, "Fortapàsc"), che subito viene arrestato come principale indiziato dal commissario Silvestri (Claudio Gioè, "La meglio gioventù") e dal suo aiutante Bellucci (Paolo Sassanelli, "LaCapaGira"). In realtà era andato a prendere la "dose" per la sua ragazza, la bella Nina (Carolina Crescentini, "Boris"), che lavora in palestra come insegnante di aero kombat.
Le indagini porteranno ben presto ad individuare una lotta per lo spaccio di coca tra una famiglia meridionale di Civitavecchia al cui vertice c'è il boss Franco (Alfonso Santagata, "Palombella rossa"), ed una banda di africani guidati da Karanja (Eriq Ebouaney, "The horde"). Nel frattempo, in carcere, Gianni decide di lasciare la sua ragazza non riuscendole a perdonare di averlo mandato da Spillo proprio nel giorno dell' omicidio. Nina allora, decisa a levarsi dai problemi, cerca di capire anche lei cosa sia successo nella casa del pusher, e le sue scoperte la portano a conoscere Kueku, uno della banda degli africani, salvandogli la vita dai "gorilla" di Franco.
Ma a certi giri non si scappa facilmente: i due saranno infatti trovati il giorno dopo e portati a casa di Karanja, luogo dove ci sarà una sorta di resa dei conti di tutti i protagonisti, i poliziotti e le bande rivali, qualcuno perderà la vita e qualcuno riuscirà a scappare. Come nella vita anche al cinema certe scelte si pagano, e non esistono tasti per resettare e tornare indietro.

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