martedì 20 marzo 2012

Recensione YOUNG ADULT

Recensione young adult




Regia di Jason Reitman con Charlize Theron, Patrick Wilson, J.K. Simmons, Elizabeth Reaser, Patton Oswalt, Emily Meade, Collette Wolfe, Louisa Krause

Recensione a cura di pompiere (voto: 7,5)

Mavis Gary (Charlize Theron) dorme sul ventre. Affondando la faccia nel cuscino crea una specie di barriera tra l'esigenza di respirare e quella di anestetizzare le sue emozioni. Mavis è una ghost writer di una serie popolare di libri per ragazzi ("un successone" a sentir lei) in quel di Minneapolis. Pur avendo molti spazi appropriati a disposizione, non porta quasi mai a spasso il suo cagnolino di nome "Dolce". Lo zucchero è proprio quello di cui la sua vita avrebbe bisogno. Invece Mavis si tormenta la nuca strappandosi piccoli ciuffi di capelli, coprendo sotto al tappeto la polvere di un matrimonio fallito, mangiando schifezze e trascinandosi in un appartamento dove tutto è in disordine. Forse perché ha ricevuto un'email inattesa nella quale Buddy (Patrick Wilson, già più in parte rispetto a "Insidious", anche se ci voleva poco), il suo ex dei tempi della scuola, la informa di essere appena diventato padre di una bambina.

La scrittrice nell'ombra decide così di fare un salto indietro nel tempo e nello spazio, lasciando la grande città per tornare a Mercury, nel Minnesota, piccolo paese natale dove ha frequentato il liceo. Qui deve fare i conti con una realtà che non (la) riconosce più, per divergenze sociologiche, istruttive, antropologiche. Il mito americano sembra essersi sgretolato dietro la quiescenza di una provincia che veste maglioni di dieci anni prima, si stiracchia le braccia e sbadiglia sulla porta di casa. Mavis è abituata alle sbornie di bourbon invecchiato, a bere Coca Cola direttamente dalla bottiglia, a sopperire alla mancanza d'ispirazione chiudendosi all'interno di una bolla protettiva incantata che non permette a nessuno di vederla/toccarla. Mette via le responsabilità, accogliendo tutto quell'insieme di cloroformizzazioni che portano ad allungare i capelli e ad accorciare il giudizio, allontanandosi progressivamente dalla realtà.

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