martedì 13 marzo 2012

Recensione L'UOMO LUPO

Recensione l'uomo lupo




Regia di George Waggner con Claude Rains, Lon Chaney Jr., Bela Lugosi, Warren William, Patric Knowles, Ralph Bellamy

Recensione a cura di Giordano Biagio

Larry (Lon Chanely jr), a causa dei diversi conflitti che ha con il padre è da lungo tempo assente dalla famiglia. Larry appartiene a una nobile casata residente in uno sfarzoso castello medioevale dal nome Talbot. Un giorno l'uomo, dopo essere venuto a conoscenza della morte del fratello maggiore, ritorna nel suo castello d'origine ed ad accoglierlo, molto benevolmente, ritrova il ricco padre: il nobile sig. Talbot (Claude Rains).
Larry, che è un secondogenito, si era allontanato dal castello di famiglia a causa dei numerosi privilegi, concessi per tradizione, al fratello maggiore: tra questi anche l'ottenimento della parte più cospicua dell'eredità di famiglia.
Durante la sua permanenza presso il padre, il giovane Larry Talbot conosce in modo insolito, con un telescopio guidato verso una finestra, una bella ragazza del paese di nome Gwen Conliffe (Evelyn Ankers), antiquaria in un negozio che gestisce con il padre. Larry inizia un dialogo con la donna scoprendo una personalità dotata di stile: una piacevole conferma alla sua iniziale attrazione avuta con il telescopio. Benché fidanzata, la giovane Gwen subisce il fascino di Larry e sta al gioco del corteggiamento.
Una sera il giovane Larry insieme a Gwen e a una sua amica si reca nel bosco per farsi predire il futuro dagli zingari Bela (Bela Lugosi) e Maleva (Maria Ouspenskaya) arrivati il giorno prima in paese con un carrozzone. Il giovane Larry e l'amica Gwen Conliffe si accorgono a un certo punto che la ragazza che li accompagnava, e che era stata lasciata sola con l'indovino Bela per una seduta di chiaroveggenza, è scomparsa: la coppia, preoccupata, si addentra subito nel bosco per cercarla.
La trovano mentre si dibatte disperatamente per difendersi da un lupo. Il giovane Larry si scaglia contro la bestia e, seppur morsicato, riesce ad abbattere il lupo; lo fa con un bastone dal manico d'argento comprato proprio nel negozio di antiquariato di Gwen Conliffe. Il mattino seguente Larry apprende con spavento di aver ucciso non una bestia, ma un uomo, un essere umano che in alcune serate particolari assume le sembianze di un lupo mannaro. Nel paese, dove regnano ancora diverse superstizioni, è nota la famosa filastrocca: "Anche l'uomo che ha puro il suo cuore, ed ogni giorno si raccoglie in preghiera, può diventar lupo se fiorisce l'aconito, e la luna piena splende la sera"

Larry sente e vede ben presto i sintomi della trasformazione in lupo, con sgomento si accorge che gradualmente le sue gambe diventano pelose e che il suo Io cede a poco a poco il posto a un'altra più potente entità psichica amorale e brutale.
Tramutatosi in lupo, Larry uccide e aggredisce di nuovo, massacra un custode del cimitero poi, durante una battuta di caccia all'uomo predisposta per catturarlo, si scaglia contro l'amata Gwen afferrandola alla gola ma suo padre Talbot, che nel frattempo insieme agli abitanti del paese partecipava alle ricerche, accorre in aiuto della donna.

[...]

Leggi la recensione completa del film L'UOMO LUPO su filmscoop.it

Nessun commento: