lunedì 11 gennaio 2010

Recensione CRIMINAL STORY

Recensione criminal story




Regia di Claude Chabrol con Claude Chabrol, Saro Urzì, Michel Bouquet, Christian Marquand, Maurice Ronet, Jean Seberg

Recensione a cura di Giordano Biagio

Il film inizia con la scena dell'approdo di una nave passeggeri nel porto del Pireo (Atene), da dove una lunga e stravagante automobile targata Cairo, guidata da un certo Socrate, prestigiatore, sbarca sul molo.
Al controllo doganale l'uomo subisce un fermo di polizia perché sulla sua macchina viene trovata una piccola scatola elettronica nera, della cui presenza Socrate non riesce a dare alcuna spiegazione, insospettendo seriamente le autorità.
Interrogato, l'uomo confessa che, emettendo un segnale a forte intensità, le scatole sono in grado disturbare tutto il sistema radar delle navi circolanti nel mediterraneo, dopodiché si uccide con una pastiglia di cianuro.

Le autorità Greche, consapevoli del grave problema che si sta creando nel mediterraneo, si uniscono con gli Stati Uniti e gli altri alleati NATO, in un comune lavoro di spionaggio.
Il capo dei servizi segreti americani in Grecia è Sharps (Michel Bouquet), finto commerciante che ha la sua sede operativa in un negozio di dolciumi a Corinto; l'uomo si avvale della collaborazione di Robert Ford (Cristian Marquand), Dex (Maurice Ronet), Shanny (Jean Seberg).
Robert e Shanny sono fidanzati, intendono sposarsi a fine missione, Dex e Sharps, ex pretendenti della bella Shanny, da lei respinti da tempo, conservano segretamente nel cuore la speranza di poterla, nonostante tutto, un giorno conquistare.

[...]

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