lunedì 18 gennaio 2010

Recensione IKIGAMI

Recensione ikigami




Regia di Tomoyuki Takimoto con Akira Emoto, Jun Fubuki, Hitori Gekidan, Haruka Igawa, Yuta Kanai, Shota Matsuda, Kazuma Sano, Takashi Sasano, Sansei Shiomi, Kôji Tsukamoto, Takayuki Yamada

Recensione a cura di Anna Maria Pelella

In un Giappone distopico la Prosperity Law costringe un certo numero di giovani, cui è stata inoculata una capsula in età scolare, a morire per il paese. La motivazione dietro l'emendamento è da ricercarsi nel tentativo del governo di arginare i suicidi e sensibilizzare la popolazione circa il valore della vita umana. I prescelti casualmente dal ministero preposto vengono avvisati tramite un Ikigami, un annuncio di morte, 24 ore prima del decesso.

Metafora della casualità della morte, "Ikigami" è in realtà anche una finestra sul futuro non troppo lontano di alienazione che il Giappone pare aver costruito per i suoi figli.
L'Ikigami è un annuncio di morte che gli sfortunati eletti a sorte dal governo ricevono 24 ore prima dell'ora fatale. Al momento prescritto li raggiungerà un impulso che farà esplodere una capsula inoculata in età scolare ad un certo numero di bambini scelti a caso. In un mondo dove i suicidi sono diventati un problema sociale e la vita media sembra valere poco, lo stato, mediante una Prosperity Law, si prefigge di indurre nei cittadini il timore della morte e il senso di sacralità della vita. Ovvio che sentimenti del genere non si possono nè indurre nè provocare per decreto, ma il risultato di questo procedimento in realtà darà da pensare più a chi ha il compito di consegnare gli Ikigami, che alla popolazione colpita dalla casualità del procedimento.

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