Recensione il miracolo delle campane
Recensione a cura di Giordano Biagio
"Il miracolo delle campane" è un film un po' particolare, di genere drammatico ma atipico nel suo sviluppo delle azioni e, pur essendo un prodotto propriamente hollywoodiano, ideato quindi sulla base di lunghe esperienze di mercato, non soddisfa del tutto le più comuni attese, mostrando sul piano della composizione narrativa una serie impressionante di lacune.
Il racconto è affastellato da effetti indesiderati, che fanno pensare ad una assenza di supervisione letteraria durante la fase del montaggio; manca infatti nella fase costruttiva della sintassi per immagini, la correzione delle spigolature più irritanti, quelle rilasciate dal primo accostamento tecnico delle singole scene.
Sembra quasi che il racconto a un certo punto sfugga di mano agli autori, finendo per assumere sembianze melodrammatiche non proprio volute, macchiate qua e là da una stridente pateticità.
Il film è stato valutato negativamente anche dalla grande critica cinematografica, che lo ha praticamente stroncato, con la motivazione che la narrazione non mantiene uno stile univoco, chiaro lungo tutto il suo cammino, ma sfocia a un certo punto e senza mezzi termini su un terreno dalle forme impervie, scoscese, impraticabili, che portano il racconto ad assumere toni un po' troppo severi, del tutto privi di ironia spezzettando lo stile in più parti e creando quindi intorno all'andamento drammatico principale una vera e propria commistione di sottogeneri.
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