Recensione the door in the floor
Recensione a cura di peucezia
Il titolo, rigorosamente in inglese, forse per mantenere la divertente rima che può essere gustata solo in lingua originale, fa già capire che la pellicola non è di quelle semplici, rilassanti, infatti è stata ben presto relegata a proiezioni minori.
La storia è tratta dal riadattamento di un romanzo di uno scrittore americano contemporaneo John Irving "Vedova per un anno". Da opere di Irving la cinematografia USA ha già attinto in passato con esiti differenti forse anche a causa della sua difficile traduzione sul grande schermo.
Un plauso va riservato ai due protagonisti Jeff Bridges, attore poliedrico e capace di mille sfaccettature qui nel ruolo di uno scrittore tra lo sbruffone e il ridicolo e Kim Basinger ancora affascinante nonostante siano trascorsi ormai venti anni dai fasti di "Nove settimane e mezzo", credibilissima nel ruolo di una donna ripiegata in se' stessa e spenta dentro.
La tematica principale del film: il dissolvimento di una coppia a seguito di una tragedia familiare non è di per sé originale nella cinematografia ma ovviamente cambiano i modi di narrare la storia e colpisce anche l'insolito ed allusivo finale.
Tra la coppia che ormai non è più tale due esseri in crescita: la piccola figlia dei due, nata dopo la disgrazia che ha colpito i coniugi e il giovane aiutante di lui, ragazzo timido e poco vissuto che si apre alla vita e alle pulsioni sentimentali grazie a Marion (la Basinger).
[...]
Leggi la recensione completa del film THE DOOR IN THE FLOOR su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento