mercoledì 21 gennaio 2009

Recensione VALZER CON BASHIR

Recensione valzer con bashir




Regia di Ari Folman con -

Recensione a cura di JackR

"Valzer con Bashir" è un film importante. Lo è perchè è un film d'animazione innovativo nella forma e nei contenuti, quindi merita di essere visto e studiato. Lo è perchè documenta, a suo modo, ciò che accadde in Libano nel 1982 senza retorica e senza partigianeria, partendo dall'inusuale punto di vista del soldato israeliano, quindi né la vittima, né il carnefice. Nessuno dei personaggi del film, infatti, è un personaggio di fantasia. Le persone sono state riprese in studio mentre rispondevano alle domande di Folman e poi disegnate ed, eventualmente, inserite in ambientazioni esterne.
Probabilmente è il primo film d'animazione (almeno di questa importanza) ad essere sostanzialmente un documentario; una scelta rischiosa, ma decisamente indovinata. Ari Folman, regista israeliano, racconta la sua esperienza di soldato in Libano, testimone della strage di Sabra e Shatila. Nel 1982 i campi profughi palestinesi alle porte di Beirut furono teatro di un massacro ad opera dei falangisti Cristiani libanesi, all'indomani dell'assassinio del loro leader Bashir Gemayel. L'esercito Israeliano fu testimone, se non complice, del massacro e Sharon, allora ministro della Difesa, fu costretto in seguito a dimettersi.

L'espediente narrativo di Folman è la sua mancanza completa di memoria dei suoi giorni da soldato; per ricostruire gli eventi e per capire quale trauma glieli abbia fatti dimenticare, Ari intervista i suoi vecchi commilitoni ed altri testimoni, in particolare il celebre reporter di guerra israeliano Ron Ben-Yishai: i racconti dei ricordi sono alternati, come in un classico documentario giornalistico, a scene ambientate nel presente di Folman che parla con i suo intervistati.

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