Recensione stanno tutti bene (2010)
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Recensione a cura di Giordano Biagio
Remake del terzo film di Tornatore, del 1990, allora ambientato in Italia. A differenza del film italiano, Kirk Jones posiziona la storia negli Stati Uniti mantenendone la struttura di fondo e visitando con la macchina da presa le più note metropoli americane.
Frank Goode (Robert De Niro) è un accigliato vedovo che ha trascorso tutta la sua vita in fabbrica a rivestire di PVC i conduttori di rame telefonici; non capisce la società in cui vive, idealizza tutto ciò che vede e che non appartiene alle sue esperienze, Frank ha avuto poco tempo per pensare e confrontarsi con persone appartenenti ad altri ceti sociali, crede che il suo lavoro sia stato molto importante, fondamentale, come altri simili, per la crescita della civiltà e dell'economia del suo paese. Frank ignora le contraddizioni di fondo del capitalismo, quelle che portano spesso, per ragioni di mercato, a distruggere produzioni anche di grande valore sociale.
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