mercoledì 12 settembre 2012

Recensione BEAR CITY

Recensione bear city




Regia di Douglas Langway con Joe Conti, Gerald McCullouch, Stephen Guarino, Brian Keane, Alex Di Dio, Gregory Gunter, Randy Jones, Ashlie Atkinson, Peter Stickles, David Drake, Sebastian La Cause, James Martinez, Christian Dante White, Blake Evan Sherman, Joe Zaso, Jonathan McEwan

Recensione a cura di pompiere (voto: 6,5)

Per "Orsi", nel gergo ricorrente della comunità omosessuale, si intendono quegli omoni di stazza molto accentuata solitamente pelosi e dall'aspetto mascolino. In "Bear City" scopriamo che New York è una metropoli piena di Orsi: li puoi trovare al Central Park mentre usano il loro portatile e si scambiano effusioni, al lavoro in un cantiere edile, al telefono mentre discutono incravattati di affari finanziari o a passeggio insieme ai loro animali preferiti.

Tyler Hall (Joe Conti), un cacciatore in erba (per "chaser" si intende una persona non necessariamente classificabile come "orso", tuttavia attratto da uomini corpulenti e barbuti), si scopre a fantasticare su uomini modello Babbo Natale e simili. Li vede ovunque, anche all'audizione a cui partecipa per cercare di tirar su qualche soldo, dato che non ha un posto stabile di lavoro, l'appartamento dove è in affitto sta per scadere e deve mantenere i suoi studi di recitazione.
Una sera, dopo essersi irretito chattando su internet e avendo navigato in qualche sito per soli adulti, Tyler decide di recarsi in un Bear Club. Lì rivede Fred (Brian Keane), l'operatore che lo ha filmato durante il provino, ed entra definitivamente a far parte di questo mondo inizialmente meraviglioso, scoprendo una città popolata da soli Orsi.

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