Recensione monsieur lazhar
Recensione a cura di pompiere (voto: 8,0)
Esterno giorno. Cortile innevato di una scuola di Montréal. Simon (Émilien Néron) va a prendere la scorta quotidiana di latte per portarla in classe. Il giovedì è il suo turno. Si reca di corsa alla dispensa, ne mette un po' in una cassetta di plastica, e si dirige verso la porta dell'aula che stranamente è chiusa a chiave. Il dodicenne sbircia dalla fessura in vetro, indietreggia spaventato, poi corre a perdifiato a cercare aiuto mentre il suono della campanella annuncia l'ora di inizio delle lezioni. Purtroppo Martine, la professoressa di Simon, non potrà insegnare mai più: il suo corpo penzola dal soffitto della classe. La donna si è suicidata stringendosi un cappio intorno al collo.
I disegni affissi nei corridoi che rappresentano cuoricini raggianti, soli radiosi e alberi placidi, per un momento non hanno più senso. Il contrasto col dramma appena consumatosi è troppo forte.
Si prova a cancellare le tracce della tragedia, cambiando il colore delle mura, chiamando una psicologa che possa valutare lo shock subito dai ragazzi. Ma a perdere la testa sembra siano soprattutto gli adulti: i genitori fanno domande fuori luogo e mostrano estrema apprensione; la preside pretende che una supplente angosciata possa mantenere la calma fra gli alunni in attesa che un sostituto si faccia vivo quanto prima. Poi un giorno si presenta il signor Bachir Lazhar (Fellag), un uomo dall'aspetto qualunque, il quale afferma di aver letto l'annuncio sul giornale e di aver svolto per 19 anni l'attività di insegnante presso una scuola di Algeri...
[...]
Leggi la recensione completa del film MONSIEUR LAZHAR su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento