martedì 9 settembre 2008

Recensione IL SEGNO DI VENERE

Recensione il segno di venere




Regia di Dino Risi con Sophia Loren, Franca Valeri, Vittorio De Sica, Raf Vallone, Peppino De Filippo, Tina Pica

Recensione a cura di peucezia (voto: 7,0)

Film del 1955 diretto da Dino Risi, "Il segno di Venere" si avvale di uno stuolo di attori e caratteristi di prim'ordine, impegnati a dar vita a dei personaggi che li caratterizzeranno per buona parte della loro restante carriera: ecco quindi la bruttina stagionata a cui dà vita Franca Valeri, coprotagonista insieme a Sofia Loren (la bellona provocante corteggiata e molestata da uomini di ogni età), il cialtrone parolaio di mezz'età (Vittorio De Sica), il furfantello mammone (Alberto Sordi) e la zitella bisbetica (Tina Pica).

Il cinema anni Cinquanta si apre alle donne, qui protagoniste assolute con i loro sogni e le loro amarezze. Risi si sofferma sulla vita minima di due cugine legate tra loro e al contempo molto diverse: Cesira (F. Valeri) sogna il matrimonio e vede il principe azzurro in ogni uomo che avvicina, sua cugina (Sofia Loren) vorrebbe l'indipendenza economica ma deve scontrarsi con il fardello della sua bellezza, pesante incomodo in un'Italia ancora dominata dai pregiudizi e dal gallismo. Accanto a loro degli uomini deboli dominatori per le leggi ancora restrittive della società dell'epoca ma già disorientati di fronte alla determinazione delle loro compagne.
Si guarda alle donne che lavorano all'epoca: generalmente ragazze in età da marito pronte a lasciare dopo il matrimonio o ex ragazze ormai in là negli anni che possono contare solo sull'occupazione per guadagnarsi da vivere.

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