mercoledì 24 settembre 2008

Recensione TROPIC THUNDER

Recensione tropic thunder




Regia di Ben Stiller con Ben Stiller, Robert Downey Jr., Jack Black, Bill Hader, Nick Nolte, Jay Baruchel, Matthew McConaughey, Tom Cruise, Tobey Maguire, Justin Theroux, David Pressman, Brandon Jackson, Steve Coogan, Danny McBride

Recensione a cura di matteoscarface

"Tropic Thunder" è probabilmente nel suo genere, quello della commedia d'azione, uno dei migliori film che si possano trovare in circolazione.
Il film prende l'avvio dalle carriere ormai al tramonto di tre attori ex-campioni di incasso, che vogliono dimostrare di essere all'altezza anche per ruoli drammatici e rilanciarsi sotto un'altra veste: Tugg Speedman, "the action guy", l'eroe del film "Torrido" e dei suoi innumerevoli seguiti tutti effetti speciali; Jeff Portnoy, "the comedian", un emulo di Eddie Murphy ma molto più volgare, divenuto famoso per i suoi ruoli da petomane nel film "Ciccioni"; Kirk Lazarus, "the Academy-award winner", l'attore impegnato e sregolato che vive il metodo di interpretazione Stanislavskij portandolo ai massimi estremi. A loro si aggiunge il cantante hip hop Alpa Chino che ha sfondato le classifiche con l'hit "I love tha' pussy", il cui senso è di facile interpretazione, e che possiede a sua volta, come ogni buon rapper pataccone, anche una linea di merchandising di prodotti energetici come "Booty Sweat" (Sudalo Tutto), capi d'abbigliamento maschile e persino dolciumi; insoddisfatto di tutto il successo, desidera affermarsi anche nel mondo del cinema, come i vari Eminem, Snoop Dog, Coolio e 50 Cent.

Seguendo la biografia di un reduce della guerra del Vietnam, l'unico ad aver ceduto i diritti a Hollywood, come recita una didascalia iniziale che fa subito intendere l'aria che si dovrà respirare durante il corso della pellicola, il regista inglese Damien Cockburn (Steve Coogan) è deciso a girare il più grande film di guerra mai realizzato con un cast di stelle e una megaproduzione di supporto alle spalle. Durante una delle scene d'azione più spettacolari, dove vediamo in atto una delle più belle parodie mai fatte di numerosi film di guerra, una serie di errori manda a monte tutto quanto e lo Studio decide di fermare la produzione.
Sarà John "Quadrifoglio" Tayback, il reduce impazzito, a convincere il regista a portare gli attori nella giungla per fargli vivere la vera esperienza del soldato, posizionando alcune microtelecamere sugli alberi. E inutile aggiungere che tutto andrà storto, dal momento che gli attori, scambiati per agenti della DEA, si troveranno di fronte un gruppo di guerriglieri produttori di eroina pronti a farli fuori.

[...]

Leggi la recensione completa del film TROPIC THUNDER su filmscoop.it

Nessun commento: