Recensione dead or alive
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Recensione a cura di cash (voto: 9,0)
"I generi sono per i distributori e per gli spettatori. Penso non abbiano nulla a che fare con chi realizza il film".
All'inizio si ha la sensazione di assistere a qualcosa di nuovo. Poi, il tutto raggiunge un precario equilibrio che si sfalda nuovamente alla fine. "Dead or Alive" è questo; un film "imploso", un lungo discorso fra parentesi reso quasi aleatorio proprio a causa di quelle pesanti e indimenticabili parentesi: i primi 5 minuti e gli ultimi 5 minuti. E' grazie a codesto film che Tom Mess partorì la bibbia miikiana "Agitator: the cinema of Takashi Miike", fino a poco tempo fa unico saggio dedicato all'imprendibile Miike.
Saggio nato proprio dall'incredulità e sgomento di Mess dinnanzi alle due ingombranti parentesi di "Dead or Alive", le quali non possono certo lasciare indifferenti. Queste saranno discusse in seguito; ma la sfida è riuscire a parlare di "Dead or Alive" occupandosi anche del contenuto delle parentesi, ovvero il film in se. Cosa non facile. Proviamo.
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