Recensione scary movie 4
Recensione a cura di Matteo Bordiga
Ridacchiare per non fare la figura degli intellettualoidi da strapazzo, costretti al cinema da qualche causa di forza maggiore ma schifati di fronte a cotanta demenzialità. Ridacchiare per non farsi prendere in giro dai sedicenni imberbi che si sganasciano alla grande e non capiscono come mai ci sia qualche (presumibile) topo di biblioteca che non si unisce al loro divertimento.
Come reagire in altro modo di fronte alla mascherata scontata e flaccida di "Scary Movie 4"? Ridere di gusto, apprezzare le trovate dello spompato David Zucker risulta un po' difficilotto.
Il primo episodio della saga, quello che metteva alla berlina film come "Scream" e "Matrix", riusciva a conciliare creatività e volgarità facendo in modo che la prima rendesse ampiamente accettabile (anzi, talvolta perfino opportuna!) la seconda.
Dopo un secondo e un terzo capitolo che vivacchiavano fra alti e bassi, fra sforzo inventivo e comicità cialtrona, ci saremmo aspettati uno "Scary Movie 4" in grado di ripercorrere i fasti del film-pilota, quello che aveva creato il genere della horror-parodia.
E invece, eccoci qui a constatare che David Zucker, dopo un'accettabile performance in "Scary Movie 3", ha definitivamente smarrito il suo mordente. Ancora più demenzialoide (se possibile) di Kenneth Ivory Wayans, Zucker, in questo "Scary Movie 4", punta tutto o quasi sulla risata stupida, insensata. E, di conseguenza, sulla dabbenaggine e sull'ingenuità cosmica dello spettatore poco cresciuto.
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