Recensione volver
Recensione a cura di Pasionaria (voto: 8,0)
Dopo due anni dal suo annuncio, finalmente torna a meravigliarci un grande Almodòvar, che con "Volver", il suo sedicesimo lungometraggio, ci regala una storia sorprendente per l'originalità e la sensibilità con cui è narrata. Pedro abbandona il noir duro della Mala educacion per tornare alla commedia drammatica (ossimoro tutto almodòvariano); lascia il mondo maschile dei suoi ultimi due film per riabbracciare l'universo femminile dei primi; tralascia il tono cupo e cinico per riproporre la narrazione vivace e allegra di un tempo, arricchita da profonde pennellate struggentemente malinconiche, tratteggianti una realtà mai scevra da stoccate tipiche dello stile grottesco e surreale che gli è proprio.
E' ormai una conferma: nessuno sa raccontare le donne come Almodòvar, e non si dica che tanta sensibilità deriva dal suo essere omosessuale. Luogo comune fra I più odiosi. Semplicemente Pedro ha lo straordinario talento di cogliere dell'anima femminile ciò che è invisibile ai più, di raccontare con incredibile intensità ciò che a volte pare estraneo persino alle donne stesse, di meravigliare con le sue profonde intuizioni relative ad un universo così complesso: il regista celebra la donna, la comprende, la ama sinceramente.
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