martedì 4 maggio 2010

Recensione AGORA'

Recensione agora'




Regia di Alejandro Amenabar con Rachel Weisz, Rupert Evans, Max Minghella, Ashraf Barhoum, Oscar Isaac, Yousef 'Joe' Sweid, Manuel Cauchi, Clint Dyer, Amber Rose Revah, Richard Durden, Sami Samir, Charles Thake, Homayoun Ershadi, Harry Borg, Michael Lonsdale

Recensione a cura di Mimmot

Un'ipotesi molto diffusa ci induce a credere che nel passato non ci siano state donne con la stessa estensione di conoscenze, lo stesso spirito, la stessa sagacia e la stessa forza di ragionamento degli uomini. A riprova dell'inferiorità del loro sesso, si diceva che nessuna donna aveva fatto scoperte importanti nelle scienze, aveva dato prova di genio nelle lettere, nelle arti, nella tecnologia, ecc.
E invece no, non è vero, perché si scopre che ci sono state donne molto intelligenti, solo che non ce l'hanno mai detto: i libri di storia non l’hanno mai scritto, la saggezza popolare non ce l'ha tramandato, le autorità ecclesiastiche l'hanno sempre censurato, gli insegnanti, i media, la cultura ufficiale l'hanno sempre taciuto.
E invece ci furono, solo che, molto spesso, molte hanno dovuto pagare con la vita questa loro capacità, oppure non sono state messe in condizioni di rendere manifesto il loro sapere.
C'è voluto il genio di Alejandro Amenabar per far emergere dall'oblio una di queste donne, forse la più significativa, forse la più capace, sicuramente la più geniale: quella Ipazia di Alessandria, filosofa ed astronoma di scuola neoplatonica.

Ipazia o Hypatia, figlia di Teone d'Alessandria, vissuta tra la seconda metà del IV e i primi del V sec. d.c. e morta per difendere la libertà di parola e di pensiero e la forza della ragione.
Lei, donna in una società fortemente maschilista e misogina, accecata dai conflitti religiosi. Una libertà, la sua, che affondava le sue radici nelle convinzioni scientifiche e nell'amore per il sapere, che l'hanno resa immune da qualsiasi forma di devozione religiosa e aliena da qualsiasi forma di coinvolgimento sentimentale.
Fu astronoma e insegnante, matematica e filosofa oltre ad essere, come viene tramandato (e come Amenabar ce la rappresenta) una donna di grande fascino e una libera pensatrice. Scrisse numerosi saggi matematici e filosofici, diresse il Serapeo (il museo e la biblioteca di Alessandria) e le vengono attribuite le invenzioni dell'astrolabio e dell'idroscopio.

[...]

Leggi la recensione completa del film AGORA' su filmscoop.it

Nessun commento: